martedì 28 febbraio 2012

Liberali

Vediamo, se ho un televisore che uso solo per guardarmi i film a noleggio, devo pagare la tassa di proprietà.
Se ho un'auto che tengo in garage, devo pagare la tassa di proprietà.
Se ho un'abitazione in cui vivo e che non produce reddito, devo pagare la tassa di proprietà.
Se ho una scuola confessionale -per sua natura divisiva e antisociale- che non iscrive utili a bilancio*, non devo pagare la tassa di proprietà.

* sicuramente le suddette scuole sanno perfettamente come fare, perché è un gioco da ragazzi dell'oratorio.

lunedì 27 febbraio 2012

Dedicata al mio blogger preferito, che mi manca tanto.

domenica 26 febbraio 2012

Pensiero laterale

Venticinque anni fa ho iniziato a lavorare in un prototipo di impresa sociale e ancora ci lavoro con soddisfazione.
A mio parere è un'opzione da considerare, particolarmente ora, così costretti tra Stato e Mercato, così insignificanti per l'uno e per l'altro.

Gardening

Il dubbio compare da un po', ma l'ho sempre ignorato. Oggi si è fatto più deciso e credo che inizierò a considerarlo: stai a vedere che ogni anno che passa la terra si abbassa sempre di più.

(A latere: il generale inverno ha fatto più vittime vegetali di quanto mi era sembrato sulle prime)

sabato 25 febbraio 2012

Post-scrizioni

Eh, vedi che succede? Non ci sono più i giudici comunisti di una volta, caro mio.
Certo che io, se fossi il più grande statista degli ultimi 150 anni, rinuncerei alla prescrizione piuttosto che portarmi dietro un'onta del genere. Io.

ROE e tuberi

C'è qualcosa di storto in un'organizzazione in cui, fatto 100 lo stipendio minimo, lo stipendio massimo è 2000/4000/10.000.

C'è qualcosa di storto in un sistema in cui il capitale investito in prodotti finanziari è più remunerato, meno tassato e meno a rischio di quello investito in impresa.

Questo pensavo poco fa mentre contemplavo la crescita dei tuberi.

mercoledì 22 febbraio 2012

Tassidermista

La vita è davvero sorprendente, particolarmente in questa giornata primaverile. Per esempio, chi l'avrebbe mai detto che mi sarei trovata d'accordo con il commento di Bonanni sulla vicenda dei tassisti: "Governo forte con i deboli". E qui finisce l'accordo.
In 100 giorni, l'unico risultato significativo conseguito da Monti -tolto l'averci liberato dall'immonda vista del governo precedente- è l'innalzamento dell'età pensionistica, segnatamente quella delle donne, e il passaggio al sistema contributivo per quasi tutti (ma Mastropasqua non diceva che i conti INPS erano a posto?). Il resto è poco più di un'operazione di facciata.
Anzi, di più, ha recuperato, banalmente, un flusso di cassa  spostando in avanti di cinque anni il pagamento delle pensioni che sarebbero diversamente maturate e, contestualmente, tenuto a lavorare anziani certamente non competitivi con la produttività dei paesi emergenti. E una marea di giovani disoccupati.
Come dire, ha solo spostato il baratro un po' più in là. 

lunedì 20 febbraio 2012

Gabulum

Sono uscita di casa a vent'anni e non ho mai avuto un televisore: non è il mio media, dopo dieci minuti di qualsiasi programma io dormo, a qualsiasi ora del giorno o della notte.
Quando l'ex-marito è venuto ad abitare con me ha molto insistito per avere una tv sicché, a patto che fosse sua e lui pagasse il canone, è arrivata.
Per la separazione ho costruito ponti d'oro in tutto e per tutto e piantato chiodi inenarrabili per il canone: mai e poi mai avrei pagato il canone per una tv che non guardo e che lui aveva voluto. Insomma, alla fine lui paga il canone per la tv che ha voluto lasciare qui a imperituro ricordo.
Potrei darmi alla clandestinità piuttosto che pagare l'odiosa gabella per il pc o per lo smartphone e contribuire a pagare lo stipendio alla Lei o a Minzolini o a ...
Giammai.

giovedì 16 febbraio 2012

Signora mia

Mi sento un po' spaesata stasera, come quando si perde la Trebisonda, però quindici gradi di escursione termica, non tra giorno e notte ma tra giorno e giorno, mi sembrano tanti.
Sono rimasta stupita di non trovare questo giardino al mio rientro:

Joaquin Sorolla, Palazzo dei Diamanti, Ferrara.

mercoledì 15 febbraio 2012

Conoscendo abbastanza la plissettata normativa che regola il generico e variegato "no-profit", la dichiarazione della CEI mi vede attestata s'una posizione fenomenologica:
"Non dire catto sinché non l'hai nel sacco" (cit.)

Cheese


A ottobre scorso ho avuto problemi con la caldaia: intervento del tecnico e fatidica domanda al momento di staccare l'assegno: "Con o senza fattura?", conseguente mia risposta ringhiante: "Con". "Le farò avere la fattura". Bon.
A metà dicembre non l'avevo ancora ricevuta e, tignosa come sono, ho telefonato per sollecitare. L'impiegata sembrava cadere dalle nuvole e ha biascicato qualcosa tipo: "Le faccio avere una ricevuta fiscale con la data odierna, però."
Oggi ricevo (!), finalmente, la ricevuta (!) fiscale: al 14 di dicembre il tecnico, con tanto di logo di manutentore di una nota fabbrica di caldaie, aveva emesso 486 ricevute fiscali.
Alla faccia degli studi di settore.
Di notevole il francobollo utilizzato:



E, visto che siamo in tema, segnalo il post di Chiara Lalli: qui.
Sono pronta per la foto.

domenica 12 febbraio 2012

Resilienze

La mia casa non è così bella, ma la sensazione di trovarmi nel mio acquario me la dà lo stesso, segnatamente il fine settimana: mi tuffo il venerdì sera e sino al lunedì mattina non ne voglio sapere di uscire. Ammetto rari visitatori di nuotata lenta e armoniosa. Musica liquida. 

Dubbi e certezze

Pallido sole e una certezza: se fossi innamorata la mia premura non sarebbe quella di accettare l'invito del Celeste.
E un dubbio: l'invito è valido anche per gli innamorati omosessuali?

mercoledì 8 febbraio 2012

Cherchez l'argent

Uomini da marciapiede

Oggi discesa a valle post nevicata, osservazione antropologica del comportamento cittadino.
Trecento metri di strada con marciapiede su entrambi i lati:
- sulla nostra luce avevo fatto mettere il sale, un paio di ospiti hanno spalato di loro buzzo (per pedanteria, un lombardo e un tunisino). Marciapiede pulitissimo;
- sul lato opposto, di pertinenza di un negozio turco, pulitissimo con pupazzo di neve;
- una decina di metri di pertinenza di negozi con uno stretto sentiero tra piccoli cumuli di neve ghiacciata;
- pertinenza case popolari, nessuno ha spalato, né messo sale, ghiaccio insidioso. Uscita dal garage pulitissima.


lunedì 6 febbraio 2012

Il gioco di luce che la luna quasi piena ingaggia con le montagne innevate mi consegna una serata alla manieranera: fondo nero con disegno bianco. Il freddo siderale candisce il tempo. Ci sarebbe da non chiedere oltre alla giornata.
E invece è la giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili. Leggo un tot di mail/post più o meno interessanti. Da ultimo uno, mal me ne incolse, che tutto infervorato scrive cose sensate e condivisibili, per poi scivolare sulla frase finale in cui propone una coincidenza escissione/mancanza di desiderio sessuale.
A uno così, che commento vuoi lasciare?
"Honey, magari non avessero desiderio sessuale, in realtà trascorrono la vita con il desiderio senza poterlo soddisfare."
Oppure:
"Hai ragione, però vai a studiare un po' di anatomia e fisiologia".

La fotografia di un signore âgée mi riduce al silenzio.

domenica 5 febbraio 2012

Saggezza popolare

Dai, Gianni, non te la prendere. Noi di neve ce ne intendiamo e infatti un nostro detto recita: "Fà via nef e mazà gent l'è un laurà per nient".

venerdì 3 febbraio 2012

Sul ghiaccio si cammina leggeri


Il mio vicino di casa è un giovanotto di nemmeno quarant'anni, molto gentile e delicato.
Ieri lo guardavo dalla finestra mentre spalava la neve nella mia stradina, proprio sino davanti al mio cancello e pensavo intenerita che, a causa del suo lieve ritardo mentale, le ragazze lo evitano e, quindi, lui non potrà mai apprezzare  il piacere di un abbraccio pelle a pelle con una persona che apprezza la sua anima bella.
Sì, l'amore è cieco e il desiderio stupido.

giovedì 2 febbraio 2012

Una vita all'istante

Una vita all'istante.
Spettacolo senza prove.
Corpo senza modifiche.
Testa senza riflessione.
Non conosco la parte che recito.
So solo che è la mia, non mutabile.
Il soggetto della pièce
va indovinato direttamente in scena.
Mal preparata all'onere di vivere,
reggo a fatica il ritmo imposto dall'azione.
Improvviso, benché detesti improvvisare.
Inciampo a ogni passo nella mia ignoranza.
Il mio modo di fare sa di provinciale.
I miei istinti hanno del dilettante.
L'agitazione, che mi scusa, tanto più mi umila.
Sento come crudeli le attenuanti.
Parole e impulsi non revocabili,
stelle non calcolate,
il carattere come un cappotto abbottonato di corsa -
sono gli esiti penosi di tale fulmineità.
Poter provare prima, almeno un mercoledì,
o replicare ancora una volta, almeno un giovedì!
Ma qui già giunge il venerdì
con un copione che non conosco.
Mi chiedo se sia giusto
(con voce rauca,
perché neanche l'ho potuta schiarire tra le quinte).
Illusorio pensare che sia solo un esame superficiale,
fatto in un locale provvisorio. No.
Sto sulla scena e vedo quant'è solida.
Mi colpisce la precisione di ogni attrezzo.
Il girevole è già in funzione da tempo.
Anche le nebulose più lontane sono state accese.
Oh, non ho dubbi che questa sia la prima.
E qualunque cosa io faccia,
si muterà per sempre in ciò che ho fatto.

Wisława Szymborska  Kornik 2.7.1923 - Cracovia 1.2.2012